La guerra, la rivoluzione, e una sinistra attuale inadeguata, sono i temi che Boris Kagarlitsky affronta nella sua più recente lettera dal carcere.
Continua a leggere Kagarlitsky ragiona su Lenin e la sinistra oggiArchivi categoria: Europa orientale
Ucraina, la sinistra, se non partecipasse alla resistenza cesserebbe di esistere
Pubblichiamo la traduzione dell’intervista di Taras Bilous (nella foto in alto), storico, saggista e dirigente del Movimento sociale ucraino, realizzata e curata da due redattori del sito ceco Alarm gestito da giornalisti indipendenti, tra i più noti della sinistra della Cechia. Alarm ha una media di 500.000 accessi al mese.
Taras Bilous, fin dal marzo 2022, presta servizio nell’esercito ucraino.
Ricordiamo che il Movimento sociale russo ha recentemente aderito alla Quarta Internazionale in qualità di “osservatore permanente”.
I guai di Zelensky e l’impopolarità del reclutamento dei più giovani
Mentre l’esercito di Putin ha rivisto aspetti importanti della sua tattica, per il presidente ucraino aumentano i guai interni.
Continua a leggere I guai di Zelensky e l’impopolarità del reclutamento dei più giovaniIn tutto il mondo per Boris Kagarlitsky e per gli altri prigionieri politici russi
Andrea Levy, redattore coordinatore di Canadian Dimension, la voce della sinistra più longeva di tutto il Canada, con questo articolo ha presentato la campagna per la liberazione di Kagarlitsky ai lettori del sito, dopo che la petizione ha raccolto il sostegno di oltre 14.000 attivisti in 91 paesi (raccolte sia su change.org sia sul sito dedicato freeboris.info. Naturalmente anche il Refrattario rinnova l’invito a chi non l’avesse ancora fatto a sottoscrivere l’appello.
Continua a leggere In tutto il mondo per Boris Kagarlitsky e per gli altri prigionieri politici russiUcraina, cresce la violenza anti LGBT+
Comunicato del sindacato studentesco ucraino Priama Diia (Azione diretta)
Continua a leggere Ucraina, cresce la violenza anti LGBT+A Boris Kagarlitsky il Premio Singer come “prigioniero di coscienza”
Russia, “Sono orgoglioso di aver denunciato i crimini di Putin”
La storia metterà tutto a posto
La Corte Suprema russa si pronuncerà a breve sul ricorso in cassazione contro la condanna di Vladimir Kara-Murza, condannato in primo grado a 25 anni in una colonia di rigore per cinque dichiarazioni pubbliche contro la guerra in Ucraina e il regime di Vladimir Putin. Kara-Murza, detenuto nella colonia penale n. 7 di Omsk, non potrà partecipare all’udienza neanche in collegamento video. Ha invece inviato alla corte la dichiarazione scritta che pubblichiamo qui sotto, ripresa dal Washington Post.
Continua a leggere Russia, “Sono orgoglioso di aver denunciato i crimini di Putin”Russia, Boris Kagarlitsky, solidarietà con i prigionieri politici di sinistra
Da una prigione russa, il sociologo Boris Kagarlitsky ha scritto questa lettera aperta a sostegno di un’ampia campagna di solidarietà con i prigionieri politici di sinistra in Russia.
Lo stesso Boris Kagarlitsky è stato condannato a cinque anni di prigione il 13 febbraio 2024 con l’accusa inventata di “giustificare il terrorismo”. In realtà, il suo unico crimine è stato quello di parlare contro la guerra della Russia in Ucraina.
Una petizione internazionale che chiede il suo rilascio e quello di tutti gli altri prigionieri politici che si oppongono alla guerra può essere firmata qui.
Gaza, l’Ucraina e la sinistra internazionale traballante
di Yorgos Mitralias
Gli enormi problemi etici causati alla sinistra internazionale dalla guerra russa in Ucraina e da quella israeliana a Gaza rischiano di fare perdere a questa sinistra la sua bussola internazionalista e umanista, in altre parole la sua stessa ragion d’essere… Con la conseguenza inevitabile e da incubo di aprire un’ viale’autostrada all’estrema destra internazionale più o meno fascista.
Continua a leggere Gaza, l’Ucraina e la sinistra internazionale traballanteRussia, una lettera dal carcere di Boris Kagarlitsky
Boris Kagarlitsky, noto sociologo russo, è stato incarcerato e condannato a cinque anni il 13 febbraio 2024, con l’accusa di “giustificare il terrorismo”. In realtà, il suo unico crimine è stato quello di parlare contro la guerra della Russia in Ucraina.
La Campagna di solidarietà internazionale Boris Kagarlitsky ha lanciato una petizione internazionale per chiedere la sua liberazione e quella di tutti gli altri prigionieri politici. I redattori del “Refrattario” hanno aderito a questa campagna.
Pubblichiamo perciò la prima lettera che Boris Kagarlitsky ha inviato dal centro di detenzione 12 di Zelenograd, dove è attualmente detenuto. Indirizzata alla figlia Ksenia, è stata pubblicata da Rabkor.