Giusto un secolo fa, il 21 gennaio 1924, dopo due anni di sofferenza per le conseguenze di alcuni ictus, moriva Vladimir Il’ič Ul’janov, universalmente noto con lo pseudonimo di Lenin. Così, solo pochi anni dopo l’assalto al cielo dell’Ottobre 1917, veniva a mancare (a 54 anni di età) l’uomo che aveva guidato la prima rivoluzione proletaria vittoriosa e che aveva per pochi anni diretto la prima esperienza di stato operaio. Naturalmente la storia non si fa con i se. Ma certamente quella prematura scomparsa ha gravissimamente condizionato la successiva devastante involuzione dell’URSS e del movimento comunista internazionale.
Il “Refrattario” in questi giorni, in occasione di questo centenario, intende dunque pubblicare una serie di materiali utili a ricostruire il contributo di Lenin al marxismo e al movimento rivoluzionario e ad illustrare le conseguenze della sua morte.
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- Lenin, ciò che ci ha lasciato
- Stato, democrazia e rivoluzione, uno sguardo indietro su Lenin e sul 1917
- Uno sguardo storico sulla rivoluzione bolscevica
- Lenin e il partito, una questione di attualità
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- Kollontaï e Lenin, per un comunismo che liberi le donne
- Lenin e la questione nazionale
- Kagarlitsky ragiona su Lenin e la sinistra oggi