Il sito
“Refrattario e controcorrente” ha iniziato a pubblicare in forma di blog il 25 febbraio 2022, proprio il giorno dopo l’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte dell’esercito russo. E il primo articolo pubblicato è stato proprio “Una lettera alla sinistra occidentale da Kiev” del compagno Taras Bilous, militante del Movimento sociale ucraino, che si chiedeva e ci chiedeva del perché dell’atteggiamento connivente con Putin di buona parte della sinistra occidentale.
Sì, perché la scelta di far vivere quel blog è stata strettamente legata (e la “testata” del blog a questo punto era la più azzeccata) al porsi nettamente controcorrente rispetto alle posizioni che la grandissima maggioranza del “mondo della sinistra” assumeva rispetto al conflitto, alle parti in causa, alla resistenza del popolo ucraino…
Sì, soprattutto alla resistenza di quel popolo, universalmente descritto come parafascista, ultranazionalista, filoamericano, guerrafondaio, una resistenza che la sinistra iscriveva nell’elenco dei suoi avversari.
Non a caso, in Italia, in 2 anni di aggressione di Putin c’è stata una sola manifestazione nei pressi dell’ambasciata russa, quella del 7 ottobre 2022, disertata convintamente da tutte le principali sigle della sinistra.
E nessuno dei partiti della sinistra piccoli o piccolissimi ha osato dare la parola alle compagne e ai compagni di sinistra ucraine/i. Come peraltro non è stato concesso nessuno spazio alle coraggiose e ai coraggiosi dissidenti russe/i che si opponevano e si oppongono alla “tanto cara” dittatura di Putin.
E questo atteggiamento la sinistra l’ha pagato ora, con la tragica pulizia etnica in corso a Gaza (e in Cisgiordania). I giornali mainstream ripagano il doppiopesismo della sinistra con il loro doppiopesismo. Ognuno sceglie chi appoggiare, al di là delle ragioni, dei diritti dei popoli, dell’autodeterminazione…
Così il blog si è articolato, mantenendo sempre l’attenzione sull’Ucraina, ma aggiungendo ad essa il grande movimento francese in difesa delle pensioni attaccate da Macron, la preoccupante crescita, in Italia e nel mondo, dell’estrema destra e tutti gli altri temi che l’attualità proponeva, come oggi la sanguinaria rappresaglia israeliana sui palestinesi.
Il blog, gestito sostanzialmente da una sola persona, con una collaborazione sporadica di pochi altri (meno di una mano), ma comunque “alimentato” anche da numerose traduzioni di articoli di autorevoli analisti e commentatori tratte dalla “rete”, ha comunque riempito un vuoto di informazione e di orientamento. La riprova si trova nei numeri delle visite che il blog ha registrato.
Così, i contenuti del blog sono stati trasferiti in un sito sempre artigianale, ma un po’ più elaborato ed articolato, ed è quello che trovate qui (https://refrattario.link).
Il nuovo sito è ancora incompleto, in “lavorazione”, per quel che riguarda la sua struttura e la sua veste grafica. Naturalmente, i consigli, le richieste e le critiche saranno sempre ben accette: redazione@refrattario.link.