Centinaia di migliaia di persone hanno riempito l’Avenida da Liberdade a Lisbona e l’Avenida dos Aliados a Porto per commemorare il 50° anniversario della Rivoluzione e difendere la democrazia e la libertà.
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Portogallo, 50 anni fa la “Rivoluzione dei garofani”
di Fabrizio Burattini
Esattamente cinquant’anni fa, il 25 aprile del 1974, il capitano Salgueiro Maia arringò i suoi soldati: “Ora mettiamo fine alla situazione in cui siamo arrivati”. Furono ufficiali di medio rango delle forze armate a mettere in moto quella che, perlomeno per l’Europa occidentale, sarà l’espressione politicamente più alta della radicalizzazione di massa che attraversò il mondo tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento.
Il 25 aprile del 1974 finiva la più lunga dittatura dell’Occidente. Il Portogallo nel 1974-75 divenne la meta di un continuo pellegrinaggio di tanti giovani militanti rivoluzionari (compreso in due distinti momenti il sottoscritto), anche per capire cosa fosse una vera “Rivoluzione”.
Portogallo, di fronte alla crescita della destra e alla vigilia del 50° della fine del salazarismo
Il Bloco de Esquerda per un’iniziativa unitaria della sinistra
da A l’encontre
I risultati delle elezioni parlamentari di domenica 10 marzo hanno creato una situazione difficile per una “tranquilla” formazione di un governo, semplicemente perché la coalizione di destra Aliança Democrática (AD), guidata da Luís Montenegro, ha solo una maggioranza relativa di 79 deputati su 230.
Continua a leggere Portogallo, di fronte alla crescita della destra e alla vigilia del 50° della fine del salazarismoPortogallo lo spostamento a destra nelle elezioni
Nelle prime analisi del Bloco de Esquerda, l’ascesa dell’estrema destra è stata il fattore determinante.
Continua a leggere Portogallo lo spostamento a destra nelle elezioniIl Portogallo alla vigilia delle elezioni del 10 marzo
di Andrea Martini
In quella data verrà rinnovato il parlamento per la terza volta in cinque anni. Altre tornate di elezioni legislative si sono svolte nel 2019 e nel 2022, sempre riscontrando un equilibrio instabile tra i due principali partiti, il Partido Socialista (da poco diretto da Pedro Nuno de Oliveira Santos) e il Partido Social Democrata (di destra, nonostante il suo nome). Questo, nel sistema elettorale proporzionale del Portogallo, dunque assegna una particolare importanza agli altri partiti, e in particolare a quelli alla sinistra del PS.
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