Domani in Francia si vota. Domenica 30 giugno è la data del primo turno di queste cruciali legislative. Nessuno oggi può seriamente azzardare una fondata previsione su quelli che saranno gli esiti. La repentina crescita del partito di Marine Le Pen e di Jordan Bardella (che le scelte sempre più antipopolari dei governi voluti dal presidente Macron hanno aiutato, legittimando e persino adottando politiche molto simili a quelle securitarie, autoritarie e razziste dell’estrema destra), la scelta inattesa dello scioglimento dell’Assemblea nazionale, ma anche l’opzione unitaria assunta, seppure in extremis, dalla sinistra con la costruzione e la presentazione del Nuovo Fronte Popolare, sono tutti elementi che ci spingono a non avventurarci più di tanto sul terreno minato dei pronostici.
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Francia, una vittoria dell’estrema destra sarebbe una grave sconfitta per il nostro campo sociale
Intervista di Manon Boltansky a Ugo Palheta, sociologo, condirettore della rivista Contretemps e conduttore del podcast “Minuit dans le siècle”, da L’Anticapitaliste
Dopo l’annuncio di Macron dello scioglimento dell’Assemblea Nazionale e la formazione del Nuovo Fronte Popolare, Ugo Palheta,, analizza la situazione e rivisita “la possibilità del fascismo”, oggetto di un suo libro pubblicato nel 2018.
Continua a leggere Francia, una vittoria dell’estrema destra sarebbe una grave sconfitta per il nostro campo socialeFrancia, il NFP e gli impegni del NPA-l’Anticapitaliste
Francia, la campagna di Philippe Poutou nell’Aude
Poutou, candidato del Nouveau Front populaire (Nuovo Fronte Popolare) dovrà battere il Rassemblement national, che domina nell’Aude, dipartimento della Francia meridionale, e parte del Partito Socialista, che sostiene una candidatura dissidente. Ma è stato ben accolto nei quartieri popolari di una città in cui la situazione politica è fortemente polarizzata. (nella foto, Philippe Poutou ritratto durante un attacchinaggio)
Continua a leggere Francia, la campagna di Philippe Poutou nell’AudeFrancia, mobilitazione generale per il Nuovo Fronte Popolare
Comunicato del Nuovo Partito Anticapitalista (NPA)
L’unione della sinistra ha prodotto una dinamica importante: decine di migliaia di persone, appartenenti a partiti, sindacati e associazioni, hanno ricominciato a parlare e ad agire insieme, nei quartieri popolari, con l’obiettivo di togliere di mezzo Macron e le sue politiche e di fare muro contro l’estrema destra.
Continua a leggere Francia, mobilitazione generale per il Nuovo Fronte PopolareFrancia, per sostenere la vittoria del NFP si fa anche festa
Diamo conto di un’altra della miriade di iniziative politiche e sociali di questi ultimi giorni della cruciale campagna elettorale francese
Giovedì 27 giugno – ore 19.00
Serata di grande festa
Per la vittoria del Nuovo Fronte Popolare
Per costruire l’alternativa
nelle piazze, sul lavoro, nelle nostre vite…
Continua a leggere Francia, per sostenere la vittoria del NFP si fa anche festa Francia, il Nuovo Fronte Popolare come strumento per ricostruire una sinistra di classe
di Aurore Lancereau, dal n. 157 della rivista L’Anticapitaliste (giugno 2024)
Il fenomeno più eclatante di questa nuova situazione è senza dubbio l’accelerazione della polarizzazione della vita politica francese tra due blocchi contrapposti, con un blocco di estrema destra da una parte e un blocco di sinistra dall’altra.
Continua a leggere Francia, il Nuovo Fronte Popolare come strumento per ricostruire una sinistra di classeFrancia, sull’Ucraina posizioni positive della sinistra francese
Il Nuovo Fronte Popolare: “Sconfiggere Putin”
(Nell’immagine in alto, le posizioni delle liste francesi messe a confronto dal sito Eurobull)
Dichiarazione del Movimento Sociale ucraino
In Francia si sta consumando una grave crisi politica. Il presidente Emmanuel Macron ha sciolto il parlamento e indetto elezioni anticipate. L’estrema destra, avendo ottenuto quasi il 40% dei voti nelle recenti elezioni per il parlamento europeo, ha una reale possibilità di salire al potere e formare un governo.
Di fronte a questa minaccia, i partiti di sinistra della Quinta Repubblica hanno messo da parte le loro differenze e si sono uniti nel Nuovo Fronte Popolare. Va notato che questa coalizione ha riunito partiti che avevano posizioni opposte sulla guerra in Ucraina. Ad esempio, il Partito Comunista e La France insoumise hanno ripetutamente chiesto un cessate il fuoco immediato, colloqui di pace e compromessi, e si sono quindi opposti alla fornitura di armi.
D’altro canto, il centro-sinistra e gli attivisti anticapitalisti hanno sostenuto la lotta armata dell’Ucraina contro l’imperialismo russo fin dall’inizio dell’invasione.
Alla fine, gli sforzi degli attivisti in solidarietà con gli ucraini hanno portato all’adozione di una posizione comune della sinistra, che fornisce un sostegno inequivocabile alla resistenza ucraina:
Sconfiggere la guerra di aggressione di Vladimir Putin e ritenerlo responsabile dei suoi crimini di fronte alla giustizia internazionale: difendere risolutamente la sovranità e la libertà del popolo ucraino e l’integrità dei suoi confini fornendo le armi necessarie, cancellando il debito estero dell’Ucraina, confiscando i beni degli oligarchi che contribuiscono alle azioni militari russe nel quadro consentito dal diritto internazionale, inviando forze di pace per garantire la sicurezza delle centrali nucleari e lavorando per una pace giusta per l’Ucraina. (dal “Contratto di legislatura” del NFP, vedi qui il testo integrale in francese).
Accogliamo con favore l’adozione di queste tesi, che sembrano essere la risposta immediata di qualsiasi movimento progressista all’invasione russa.
In un momento in cui le forze di estrema destra stanno guadagnando influenza in tutta Europa, l’unità della sinistra con l’Ucraina è un fattore vitale per sostenere i valori democratici e la giustizia internazionale.
Francia, votare, lottare, organizzarsi
Volantino del Nuovo Partito Anticapitalista (NPA)
Continua a leggere Francia, votare, lottare, organizzarsiFrancia, con il Nuovo Fronte Popolare contro la mortale minaccia fascista
di Yorgos Mitralias
Quando, subito dopo l’annuncio dei risultati delle elezioni europee, il presidente francese Macron ha sorpreso tutti decidendo di sciogliere il parlamento e di indire le elezioni politiche per il 30 giugno, era ovvio che aspirasse a ripetere, ancora una volta, il riuscito ricatto grazie al quale aveva vinto le sue due elezioni presidenziali: trovarsi da solo contro Marine Le Pen e il suo partito di estrema destra, costringendo così gli elettori di sinistra a votare per lui in assenza di una loro alternativa. Inoltre, tutto lasciava presagire il successo della sua manovra di ricatto: la sinistra frammentata e i suoi partiti reciprocamente contrapposti non potevano riconciliarsi e allearsi nelle tre settimane che li separavano dal primo turno delle elezioni, e ancor meno nei sei giorni (!) che avrebbero avuto per presentare le loro candidature.
(Nella foto in alto, i rappresentanti delle forze che hanno dato vita al Nuovo fronte popolare, il 14 giugno, di fronte alla Maison de la Chimie di Parigi, al termine della conferenza stampa di presentazione)