Pubblichiamo, dopo quello sulle donne, un altro articolo che esamina la politica sui migranti del partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella.
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USA, le contraddizioni di Biden all’estero e in patria
Messico, le sfide per la prima presidente donna
Claudia Sheinbaum e l’eredità di AMLO
di Fabrizio Burattini, da Micromega+
Nella giornata di domenica 2 giugno, 99 milioni di messicani sono stati chiamati alle urne per eleggere il presidente e altre circa 20.000 cariche elettive nazionali e locali, tra cui i 500 deputati, i 128 senatori e i governatori di vari stati e della capitale, Città del Messico. I risultati, ormai quasi definitivi al momento in cui scriviamo, indicano con assoluta nettezza la vittoria di Claudia Sheinbaum Pardo, la candidata della coalizione nazionalista-progressista Sigamos Haciendo Historia (“Continuiamo a fare la storia”), raccolta attorno al presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, più noto popolarmente come AMLO, con il 59,4% dei voti.
In seconda posizione, con oltre 31 punti di distacco, si è collocata Bertha Xóchitl Gálvez Ruíz, la candidata sostenuta dalla coalizione dell’opposizione di centrodestra Fuerza y Corazón por México (“Forza e cuore per il Messico”), con il 27,9%. Più indietro, con il 10,4% dei voti si è collocato l’altro candidato Jorge Álvarez Máynez, sostenuto dal Movimiento Ciudadano di centrosinistra.
Sahra Wagenknecht divide la sinistra tedesca
Il fenomeno del “rossobrunismo”, da sempre presente nella sinistra internazionale (in particolare a partire dal “terzo periodo” dell’Internazionale comunista e dai vari tentativi di accordo tra l’URSS stalinizzata e la Germania nazista, malamente interpretata come “nemica del mio nemico”), nella fase storica presente, quando la fine della Guerra fredda e il crollo del blocco del “socialismo reale” avrebbero imposto un complessivo ripensamento di alcuni paradigmi politici, sembra riprendere piede.
E non lo fa solo attraverso iniziative sfacciate come quella dell’abbraccio tra il “partito comunista” di Marco Rizzo e la formazione del fascista “non pentito” Gianni Alemanno, ma anche più in generale con una diffusa volontà di cavalcare bandiere demagogiche più o meno fondatamente ritenute “paganti” sul piano politico ed elettorale.
Così, è interessante prendere in considerazione il modello assunto dal nuovo partito dell’ex dirigente di Die Linke, che è forse quello che più organicamente abbina una proposta economica “di sinistra” con una varietà di posizioni politiche più vicine a quelle della destra.
Un successo della sua lista alle prossime europee potrebbe spingere altre forze di sinistra sulla sua strada.
L’Unione europea vara il patto anti migranti
Dopo l’accordo politico stipulato a dicembre tra i governi dei paesi della UE, mercoledì 10 il parlamento europeo ha approvato i dieci testi legislativi che vanno a ridefinire il “patto europeo sulla migrazione e sull’asilo”.
Continua a leggere L’Unione europea vara il patto anti migrantiL’accordo strategico anti migranti UE-Egitto
da A l’Encontre (redazionale)
Il 17 marzo, sotto la guida dell’inarrestabile presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è arrivato al Cairo il gotha governativo dell’Unione europea: Giorgia Meloni, Kyriakos Mitsotakis, Nikos Christodoulides (Cipro), Karl Nehammer (Austria) e Alexander De Croo (Belgio).
Continua a leggere L’accordo strategico anti migranti UE-EgittoItalia-Albania, esternalizzazione dei migranti. Alcune domande
La Camera dei Deputati italiana e la Corte Suprema albanese hanno approvato il protocollo d’intesa sulla migrazione stipulato nel novembre 2023 rispettivamente il 24 e il 29 gennaio 2024.
La rete Migreurop denuncia queste iniziative, che sono in linea con le politiche dell’Unione europea (UE) e dei suoi stati membri di esternalizzazione del trattamento delle domande di protezione internazionale.
Milano, assemblea cittadina per la chiusura dei CPR
Riceviamo e pubblichiamo
Continua a leggere Milano, assemblea cittadina per la chiusura dei CPRMessico del Sud, più di 10.000 migranti partono in colonna verso gli Stati Uniti
I portavoce dell’immensa carovana, composta da persone provenienti da più di 20 paesi, chiedono il permesso di muoversi liberamente attraverso il territorio messicano.
Una carovana di circa 13.000 migranti, ma il cui numero sembra destinato ad aumentare, raccogliendo al passaggio gruppi di migranti isolati che percorrono lo stesso itinerario, ha iniziato a marciare domenica, la vigilia di Natale, dallo stato meridionale messicano del Chiapas, con l’obiettivo di sconfiggere la resistenza delle autorità messicane per l’immigrazione e di ottenere il permesso di transito in modo da potersi muovere liberamente attraverso tutto il paese al fine di raggiungere gli Stati Uniti.
Continua a leggere Messico del Sud, più di 10.000 migranti partono in colonna verso gli Stati UnitiPolitica sui migranti, per l’Europa dei popoli o per l’Europa del capitale?
di Béa Whitaker, attivista antiglobalizzazione
Da Maastricht, nel 1992, l’UE ha accumulato regolamenti, convenzioni, accordi, direttive e anche patti. Si tratta di sistemi di informazione, dati e controllo sui migranti provenienti da paesi terzi. La novità del nuovo secolo è la crescita e l’intensificazione del cosiddetto outsourcing.
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