Israele-Gaza, donne arabe contro lo stupro

Sei organizzazioni femminili arabe hanno pubblicato un documento di presa di posizione contro la violenza su tutte le donne durante la guerra

da awc-naam (1° dicembre 2023)

Il nostro femminismo è indivisibile, i diritti umani sono indivisibili

Le femministe di tutto il mondo hanno compiuto sforzi notevoli per opporsi al silenzio delle donne, al mettere in discussione le loro voci, soprattutto in tempi di conflitto e di guerra, quando le donne spesso sopportano le conseguenze peggiori.

I loro significativi passi avanti nell’affrontare le aggressioni sessuali in tempo di guerra hanno portato a sostenere l’adozione della Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite, incentrata sul coinvolgimento, la protezione e la tutela delle donne durante i conflitti armati. Inoltre, la Risoluzione 1820 ha avuto un ruolo cruciale nella salvaguardia delle donne dagli stupri e dalle violenze sessuali durante le guerre e i conflitti.

È fondamentale non mettere in dubbio la credibilità delle denunce delle donne o delle loro familiari quando si rivolgono a organizzazioni che si occupano di questi temi. I corpi femminili non dovrebbero mai essere usati.

Le donne che hanno subito un’aggressione hanno il diritto di ricevere le cure mediche necessarie anche sul piano psicologico ed emotivo. Devono avere la libertà di scegliere con chi condividere le loro esperienze e quali informazioni divulgare.

Come femministe palestinesi, la nostra posizione si oppone a tutte le forme di violenza, non solo durante le guerre o all’interno delle famiglie, ma in ogni contesto.

Ci opponiamo con forza all’occupazione, al razzismo, alla discriminazione, al dominio maschile e all’estremismo, indipendentemente dal tempo e dal luogo.

La nostra ferma posizione contro le aggressioni sessuali, le molestie e gli stupri rimane incrollabile, sostenendo ogni donna che parla, indipendentemente dalla nazionalità, dalla religione o dall’etnia.

Non mettiamo in discussione i rapporti delle organizzazioni israeliane che combattono le aggressioni sessuali contro le donne israeliane in merito agli eventi del 7 ottobre e alle violenze sessuali subite.

Alla luce di ciò, chiediamo alle donne, alle attiviste femministe e a coloro che sono attive nelle organizzazioni femminili in Israele che hanno alzato la voce contro la violenza sessuale subita il 7 ottobre 2023, di condannare con coraggio tutte le violazioni, incluse le uccisioni, le demolizioni e gli sfollamenti che si verificano nella guerra implacabile contro il popolo palestinese, che colpisce in particolare le donne e i bambini di Gaza.

Le intimidazioni, le minacce e le difficoltà affrontate dalle donne durante le detenzioni non devono essere trascurate.

Infine, è fondamentale ricordare che qualsiasi violazione, sotto qualsiasi veste, è un atto oppressivo che non può essere giustificato. I nostri valori femministi ci impongono di non accettare alcuna giustificazione per qualunque violazione dei diritti umani.

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