Ucraina, stop alla guerra

Comunicato del Nuovo Partito Anticapitalista-NPA (22 febbraio 2023)

Basta con la guerra di Putin! Le truppe russe fuori dall’Ucraina! Solidarietà con la resistenza ucraina!


Un anno fa il presidente russo Vladimir Putin ordinava alle sue truppe di invadere l’Ucraina. Nonostante la sproporzione delle forze, nonostante le centinaia di migliaia di morti militari e civili, nonostante la distruzione di città e infrastrutture (soprattutto energetiche), nonostante i crimini di guerra e i presunti crimini contro l’umanità commessi contro di loro, il popolo ucraino continua a resistere.

Eppure Putin si ostina. Sta continuando a mandare al massacro decine di migliaia di soldati della Federazione Russa, spesso provenienti da regioni povere, sta preparando le prossime offensive, insomma non c’è alcuna possibilità che fermi questa invasione contraria a tutto il diritto internazionale.

Difendere i diritti dei popoli contro l’aggressione

Troppi movimenti di sinistra nel mondo, pur condannando le politiche quotidiane di Putin, cercano di giustificare questa invasione come una “provocazione” della NATO, degli USA o degli stessi ucraini. Se conosciamo le turpitudini di lungo periodo dell’imperialismo dominante e delle potenze occidentali alleate, se denunciamo la loro responsabilità storica nella competizione generalizzata sulle merci che porta alle guerre, sappiamo anche che non ci può essere emancipazione senza difendere il diritto dei popoli a resistere all’aggressione. Sarebbe ingiusto e illusorio credere che la pace possa essere fatta sulle spalle degli ucraini per risolvere quello che è soprattutto un “conflitto inter-imperialista”. Per gli ucraini si tratta di una lotta di liberazione nazionale e democratica.

Putin è entrato in guerra nella sua logica di ex agente dei servizi di sicurezza diventato autocrate imperialista, che vuole ricostruire l’ex impero coloniale russo schiacciando tutti i diritti democratici che possono minacciare il suo regime predatorio. Ha pubblicamente annunciato e ripetuto di voler porre fine all’Ucraina come stato indipendente.

Sostegno alla resistenza ucraina armata e non armata

L’intera società ucraina si sta sollevando per difendere la propria libertà, con il sostegno degli oppositori dell’oppressione in tutta la regione. La resistenza ucraina armata e disarmata merita il sostegno della sinistra e degli anticapitalisti di tutto il mondo, al di là di ciò che si può pensare del governo ucraino, al di là dei secondi fini delle potenze occidentali – alle quali Zelensky continua a chiedere aiuti militari per consentire agli ucraini di respingere l’assalto dell’esercito di Putin e impedirne la vittoria. E questo non ci impedisce di rafforzare la nostra denuncia del riarmo globale nel mondo, né della vendita di armi di Macron alle dittature.

Con la Rete europea di solidarietà con l’Ucraina (RESU/ENSU), che abbiamo contribuito a costruire, l’NPA è impegnato nella solidarietà dal basso, indipendente da qualsiasi governo. Solidarietà e legami con le organizzazioni civiche, sindacali e femministe ucraine, ma anche con le organizzazioni antiguerra bielorusse e russe. Per consolidare una prospettiva anticapitalista e i legami con le forze di trasformazione sociale dell’Europa orientale, la sfida è quella di diffondere maggiormente queste azioni di solidarietà. È in questo quadro che, a un anno dallo scoppio di questa guerra iniqua, chiediamo la partecipazione a manifestazioni unitarie per il ritiro delle truppe di Putin dall’intera Ucraina.

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