L’ecosocialismo per cambiare tutto

di Germán Bernasconi, membro di Poder Popular in Argentina, da fourth.international

Il progetto di quest’ultima edizione è stato definito un anno fa, quando ATTAC e Poder Popular hanno preso contatto tra loro per verificare la possibilità di organizzarla. Dopo mesi di dibattiti segnati dalla dura realtà argentina e dalla campagna elettorale, abbiamo dovuto sospendere l’evento inizialmente previsto per il 2023, ma abbiamo continuato il lavoro e ci siamo posti degli obiettivi politici.

Le successive riunioni del gruppo di lavoro, a cui hanno partecipato compagni provenienti da Brasile, Cile, Paesi Baschi e Portogallo, sono state rafforzate da una serie di incontri internazionali, a cui si è aggiunta l’organizzazione argentina Marabunta. Dopo il periodo elettorale e la vittoria di Javier Milei, abbiamo deciso di continuare a preparare gli incontri per maggio. È stato convalidato subito dopo la vittoria del candidato libertario, in vista del suo programma di aggiustamento strutturale del capitalismo contro la classe operaia, perché la solidarietà internazionale è fondamentale per contrastare i suoi piani.

Alcuni obiettivi degli incontri

Il movimento per il clima nel nostro paese è vasto e diversificato. Le lotte contro l’estrattivismo, gli OGM e l’uso dei pesticidi ne fanno uno dei settori più dinamici e di grande impatto sulle giovani generazioni. Tuttavia, la prospettiva ecosocialista non è ancora sufficientemente ascoltata. Per questo abbiamo considerato gli Incontri come una piattaforma per riunire tutti gli attivisti che condividono questa prospettiva.

L’obiettivo era quello di fornire una continuità politica e attivista, consolidare i dibattiti, unificare e tracciare vere e proprie prospettive programmatiche e strategiche, commisurate alla sfida posta dalla crisi climatica, che è un risultato diretto del sistema capitalista produttivista.

Infine, l’organizzazione della COP30 a Belem nel 2025 ha richiesto un nuovo dibattito sul rapporto con questo evento e con il contro-vertice in preparazione.

Come si è svolta la conferenza

Dopo quasi un anno di lavoro, il 10 e l’11 maggio oltre 200 persone si sono riunite nell’auditorium centrale dell’Associazione dei lavoratori dello stato e nei due auditorium dell’Hotel Quagliaro, anch’esso appartenente all’Associazione. Le attività erano state programmate per il 9 maggio, ma sono state sospese a causa dell’importante sciopero generale indetto quel giorno da tutti i lavoratori argentini, contro gli attacchi su larga scala portati avanti dal governo di Javier Milei.

Nei due giorni successivi sono stati affrontati diversi temi dell’agenda ecosocialista, a partire dalla storia degli Incontri stessi, nella consapevolezza che ogni lotta deve avere una memoria per non dover ripartire da zero. I problemi dell’ecomarxismo, l’espropriazione dei territori, il debito e il commercio, da un punto di vista ecosocialista, l’ascesa del militarismo e dell’estrema destra e la repressione sono stati alcuni dei temi della prima giornata, che si è conclusa con una tavola rotonda che ha rappresentato le principali lotte ambientali che si sono svolte in Argentina negli ultimi decenni.

La giornata di sabato 11 si è aperta con un intervento di Michael Löwy sul dibattito tra centro e periferia, seguito da un dibattito approfondito sulle azioni da intraprendere in vista della COP30. Sovranità alimentare, ecofemminismo, energia e classi sociali sono stati i temi del pomeriggio.

Il panel finale ha affrontato lo stato attuale del movimento ecosocialista e le sue prospettive per il futuro, con una presentazione video di una delle figure di spicco del movimento ecosocialista, Daniel Tanuro.

L’incontro è stato coronato dalla promessa di una triplice continuità: la partecipazione al contro-vertice di Belem, con l’organizzazione del Secondo Incontro Ecosocialista Latinoamericano e dei Caraibi; l’organizzazione del 7° Incontro Ecosocialista Internazionale in Belgio, con la Gauche Anticapitaliste. E la continuazione del dibattito programmatico e strategico all’interno di una rete internazionale che terrà il suo primo incontro nelle prossime settimane.

Alcune conclusioni

Il 6° Incontro è stato un successo. Con la partecipazione di oltre 40 organizzazioni provenienti da più di 15 paesi, nonché di gran parte delle province argentine, il movimento ecosocialista ha una solida base da cui partire per intervenire meglio nel movimento ambientalista. La sfida è ora quella di dare continuità ai propri organismi permanenti di riflessione e costruzione, nonché di intervenire in modo unitario nella lotta contro i negazionisti di estrema destra della crisi climatica e di essere sempre vigili per non cadere nelle false soluzioni del capitalismo verde. Oggi siamo più vicini a un’alternativa sistemica ecosocialista che permetterà alla classe operaia di godere di un ambiente sano, di orari di lavoro più brevi e di più tempo per il divertimento collettivo. È ora di passare all’offensiva e di articolare un programma sistemico contro la barbarie climatica e sociale del capitalismo.

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